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STORIE DIETRO LA TELA

“Lizzie” e la Confraternita dei Preraffaelliti


Inghilterra vittoriana; una cerchia di pittori e una missione: Riportare l’arte della pittura ai canoni estetici in vigore prima di Raffaello.

Il movimento è stato creato e promosso da Gabriel Dante Rossetti, pittore Britannico di origine Italiana. Al principio fu organizzata la confraternita in una chiave quasi segreta e massonica; col tempo vi aderirono molti pittori e pittrici, finché non divenne una vera e propria tendenza. Il movimento Preraffaellita si interessava a temi Medievali, leggendari, shakespeariani, religiosi e sociali; molto spesso tinti di profonda scenicità drammaticamente noir. Non a caso molte opere di questa corrente sono state l’immagine coordinata della moderna cultura Dark, Gothic e New Wave; oltre che fonte d’ispirazione per registi del calibro di Burton e Coppola.

Drammatiche le opere, come drammatica è stata la vicenda di Gabriel Dante Rossetti ed Elisabeth Siddal, detta Lizzie.

La giovane artista, e poetessa, visse una turbolenta storia d’amore con Rossetti. Una storia degna di un racconto di Edgar Alla Poe, o delle vicende di qualche moderna Rockstar. Andiamo per gradi. Lizzie fu presentata al circolo dei Preraffaelliti e divenne subito modella e musa per molti artisti; oltre che, ella stessa, pittrice sotto la guida di Rossetti. Fra i due nacque una tenera intesa che restò celata per molto tempo. Gabriel sapeva che Lizzie non sarebbe stata accettata dalla propria famiglia a causa della sua modesta estrazione sociale e si temeva un vero e proprio veto sulle loro nozze. Elisabeth, donna risoluta, ma allo stesso tempo dall’animo sensibile, ne risentì molto di questa indecisione del Rossetti, pensando addirittura che si fosse invaghito di un’altra musa.


Ophelia - John Everett Millais

Nel 1852, Lizzie posò nelle fogge di Ophelia per il pittore della confraternita Everett Millais, il quale, nel suo appartamento al numero 7 di Gower Street di Londra, la fece immergere in una vasca da bagno riscaldata con delle candele. La giovane resistette per ore immersa nell’acqua con indosso l’abito di scena. Quando molte candele si spensero, e questo rudimentale riscaldamento cessò di funzionare, la Siddal continuò a posare imperterrita; la sua resistenza minò purtroppo il suo stato di salute e finì per contrarre una feroce broncopolmonite. Si racconta che questo incidente comportò a Millais il pagamento di un indennizzo di cinquanta sterline per le spese mediche sostenute dal padre della Siddal.

Lizzie era già avvezza all’assunzione del Laudano, una sostanza stupefacente oppiacea che in passato veniva somministrata come farmaco e creava un’elevatissima dipendenza. Senz’altro, sia l’incidente di Ophelia, che la travagliata vicenda sentimentale con Gabriel ne fecero acuire il consumo. I due convolarono finalmente a nozze, ma lo stato psichico, e fisico, di Lizzie non tardarono a farle manifestare profondi stati depressivi, che portarono la coppia ad un rapporto molto complesso, oltre che all’abuso di sostanze stupefacenti e all’alcolismo. La Siddal morì per overdose di Laudano.

Rossetti fece di tutto per occultare la lettera di addio lasciata dalla sua amata per eliminare tracce di suicidio, e poterle garantire una sepoltura in terra consacrata. Riuscì nel suo intento, e fece inumare la salma con l'unica copia dei loro manoscritti d'amore, infilato fra i suoi capelli rossi. Tempo dopo il Rossetti, ormai in preda a deliri post-traumatici e all’uso smodato di sostanze stupefacenti, viveva nell’ipocondria di diventare cieco e nella convinzione di ricevere regolari visite dal fantasma di Lizzie. Nel 1869, piegato da alcool e droga, e ossessionato dal desiderio di pubblicare le proprie poesie accompagnate da quelle della moglie, si convinse a fare esumare il corpo di Elisabeth e recuperare il quaderno . Ottenne il permesso di aprire la tomba della Siddal. I testimoni raccontarono che il corpo aveva mantenuto intatta la propria bellezza, e che i capelli avevano continuato a crescerle a dismisura.


Beata Betrix

Richiuso il sepolcro, Gabriel dedicò un ultimo saluto alla sua Lizzie sotto forma di ritratto eseguito a memoria: Beata Beatrix.

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