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Immagine del redattoreMarco Milani

Lo strano caso della S.ra Italia

Può una barchetta di carta attraversare l'Oceano?


Stanno accadendo davvero cose strane (e drammatiche), in questo squarcio iniziale del nuovo millennio e come bollicine in un bicchiere di Prosecco appena versato, risaltano e s'innalzano per poi ricadere nel bicchiere, tornando alla normalità.

A dire il vero cose strane capitano anche fuori dall’Italia, ma vediamole queste “stranezze” e cerchiamo di comprenderne l’essenza.

Cominciamo dalla Costituzione Italiana. Articolo numero 11: “l’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà…” eccetera eccetera.

La carta fondamentale della nostra nazione quindi, detto in soldoni, giustifica l’uso delle armi solo in caso difensivo, di aggressione subita, non di offesa.

Meraviglioso! Un colpo mortale assestato ai Signori della Guerra. Ma davvero?

Mica tanto. Siamo uno dei primi Paesi al mondo per produzione ed esportazione di armi, praticamente al mondo ci sono più mine italiane che pizze Margherita e ora, vista la crisi ucraina, stiamo rifornendo il Popolo aggredito di armi a go go.

E la Costituzione? Ma non ripudiamo la guerra? Guardate, cari signor Draghi & Co., che la condanna della guerra è un principio morale sopratutto, non è che se la fanno a qualche chilometro da noi sia meno odiosa. Ma tant’é.

Per assurdo l’aumento del 2% per le spese militari è giustificato, in quanto lo si considera un rafforzamento difensivo, mentre dare le armi a Zelezny non lo è.

Siamo un Popolo che ha fatto del compromesso con se stesso una regola di vita.

Siamo un Paese sovrano, almeno così dicono, ma è vero?

In Italia abbiamo circa 120 basi NATO e molte altre americane, in pratica, in caso di guerra nucleare saremo tra i primi a far partire le testate nucleari contro il nemico e, di conseguenza, saremmo trai i primi ad essere cancellati dal mappamondo.

Ma noi siamo pacifisti, o no? E non siamo sovrani in casa nostra? Sembrerebbe di no.

Stiamo scontando sulla nostra pelle la dipendenza dal gas russo che, se chiudesse i rubinetti ci farebbe chiudere per fallimento, perché in questo momento non avremmo le risorse sufficienti per mandare avanti le nostre fabbriche. Altro che il condizionatore di Draghi (che se l’avesse fatta ad esempio Salvini ‘sta battuta, l’avrebbero fucilato in piazza).

Soluzione? Passeremo dalla dipendenza dai russi alla dipendenza dagli americani per quanto riguarda il gas, pagandolo anche di più. Grazie America.

Ma economicamente? L’Italia è per un capitalismo equo, sostenibile, giusto.

Ma se questo è l’atteggiamento del nostro Paese così come di tutto l’Occidente, perché mai siamo invasi da cinesi che si stanno comprando il Mondo a suon di sfruttamento del lavoro minori, del ripudio di ogni elementare norma a tutela dei lavoratori, contraffazione, inquinamento, utilizzo di materiali e procedimenti fuori norma?

Il Paese più capitalista al mondo, guidato dal Partito Comunista Cinese… a proposito di contraddizioni (che poi non lo è, il Comunismo si è rivelato nel tempo la più grande tragica truffa dell’umanità e i Cinesi non fanno che confermarlo) e noi invece di chiudergli le dogane in faccia, li accogliamo permettendo loro di fare come vogliono.

La verità è che non contiamo un piffero, neanche in casa nostra, non decidiamo noi le nostre sorti.

Qualcuno mi dirà, “ma siamo in Europa”. Purtroppo non è questa l’Europa che ci servirebbe, ne è il contrario.

Gestita dalla Germania e dalla Francia, abbiamo in comune solo la moneta ma per il resto tutti i Paesi fanno il proprio interesse e anche in campo militare, siamo lontani dall’avere un esercito comunitario. Conviene a pochi.

Però ci dicono loro la lunghezza delle zucchine ammessa.

Oppure vediamo il dramma immigrazione. Lasciati soli di fronte all’invasione di masse provenienti dall’Africa, l’Europa se ne è lavata le mani, a parte quando ci bacchetta e ci dice che non dobbiamo essere razzisti.

Ma avete notato niente di strano e di diverso tra i profughi che scappano dalla guerra in Ucraina e quelli che scappano dalle guerre africane?

Dall’Ucraina arrivano per il 90% donne e bambini, perché gli uomini sono rimasti a combattere, e tutti vogliono rimanere nei paraggi perché appena sarà possibile vogliono tornare a casa loro.

Dall’Africa vediamo arrivare per un buon 80-90% giovanotti con orologio e cellulare, belli in carne e muscolosi che di tornare a casa appena finiscono le guerre non ci pensano affatto.

Ma non vi sentite presi per i fondelli quando ci dicono di accogliere senza remore?

E la solita tiritera sul “nazi-fascismo”?

I russi vogliono “denazificare” l’Ucraina fascista, mentre l’Ucraina accusa la Russia di essere nazista e fascista nell’atteggiamento e nel fare la guerra.

Ancora una volta pura ipocrisia. Quello che entrambe le parti stanno facendo ha radici storiche ben precise che vanno ricercate nella tragedia più grande dell’umanità, ovvero il comunismo. Putin nasce nella Unione Sovietica e cresce nel KGB in Germania Est, il suo universo, la sua visione, i suoi metodi sono classici del comunismo, altro che nazismo.

E così l’Ucraina. Retaggi di ottant’anni del giogo sovietico.

Diciamo le cose come stanno, queste stragi/esecuzioni/violenze sono di chiaro stampo comunista, perché questi erano i metodi propri di questa tragedia immane.

Biden assicura al mondo che Putin sarà processato per i suoi crimini di guerra. Bene, giusto, peccato che lo scorso anno, quando si è votato per la creazione di un tribunale che giudicasse ed eventualmente condannasse chi è responsabile di crimini di guerra, sia USA che Ucraina (e anche la Russia) non hanno firmato l’accordo e se ne sono uscite!

Chiedono un processo da parte di un tribunale che loro stessi non riconoscono!

Questa è una guerra voluta da russi e americani e come campo di battaglia hanno scelto l’Europa, che ha solo da perdere, eppure sbraita e abbaia come se avesse voce in capitolo. E in questo coro di voci bianche c’è anche quella italiana, più bianca di tutte le altre.

E su tutto ciò aleggia la minaccia terribile della guerra atomica e, purtroppo, mai come adesso è tanto vicina e realistica. Mai nella storia dell’uomo si era andati così vicini alla distruzione pressoché totale del pianeta Terra e non ci resta che pregare che tutto ciò non accada.

Diceva Freud che la storia vede di volta in volta gli uomini nuovi commettere gli stessi errori del passato. Niente di più vero. Da quando la creatura umana è apparsa su questo pianeta è stata una serie di corsi e ricorsi storici.

Bellum omnium contra omnes, lo stato di natura secondo Hobbes.

Come dargli torto?



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