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La verità... cantava la Caselli

Curioso botta e risposta tra il Consigliere Fioravanti e Terzobinario


Pochi giorni fa il Consigliere Comunale Marco Fioravanti ha diffuso un suo Comunicato Stampa nel quale citava una classifica pubblicata dal sito Casa.it nel quale esaltava il sesto posto in classifica di Ladispoli tra le località turistiche di mare d'Italia (non del Lazio).

Ma ancor più importante è che Ladispoli è quinta per la ricerca di case!

Un eccellente risultato che ha esaltato il Consigliere e che lo ha portato a dire erroneamente che era una classifica scaturita da un voto popolare.

La cosa, a guardar bene, era ed è sminuente, perché il voto popolare è influenzato da mille fattori e quando c'è la politica di mezzo, il fenomeno è ancor meno oggettivo.

Al contrario, una classifica basata su dati numerici, statistiche, vendite che hanno tanto di contratto come base, è molto più credibile, perché rispecchia il reale andamento del mercato.

Ma il dato eclatante non è tanto il sesto, ,eccellente, posto.

Il dato incontrovertibile è che Ladispoli ha guadagnato DODICI posizioni.

Cosa significa questo? Che la nostra città piace, è considerata appetibile, tanto da comprarci una casa, che sia la prima o che sia per le vacanze.

E qui i numeri non possono essere manomessi da tifosi di questo o quel partito, perché per far ciò avrebbero dovuto comprare centinaia di case e la cosa, credo, non sembra possibile.

E, nel tentativo di gettare discredito sulla Amministrazione attuale, colpendo indirettamente la città, i colleghi di Terzobinario hanno addirittura fatto un articolo, tentando di smontare il risultato pubblicato da Casa.it.

Tutto nella norma, direte. Infatti, nulla di nuovo.

Quello che va però rimarcato è che questo risultato è scaturito dopo quattro anni di duro lavoro, di programmazione, di eventi culturali e turistici di prim'odine, di un'offerta insomma in grado di far scalare alla nostra città ben dodici posizioni.

E un risultato del genere non arriva per caso se non lo si è programmato.

Un Centro di Arte e Cultura che offre eventi 365 giorni l'anno non è una botta di fortuna.

Ladispoli ha ora una stagione teatrale, una concertistica, ha ospitato eventi "one shot" come l'Air Show con le Frecce Tricolori, ha offerto stagioni come quella scorsa definita la migliore di sempre, con la Grottaccia, la Piazza, il Parco di Palo e tante altre location.

Ladispoli ha ora una Fiera del Libro, ha un Festival Celtico che è stato inserito lo scorso anno, alla prima edizione, tra i primi cinque Festival d'Italia dagli addetti ai lavori e tanto, tanto altro.

Una prima e poi una seconda edizione, significa aver lavorato bene, significa dare visibilità alla città, significa fissare due, tre, quattro appuntamenti fissi annuali, in grado di richiamare migliaia di persone.

Programmare significa lavorare per mesi ed entrare a far parte di Etruskey, associazione di dodici Comuni e trentuno privati della Bassa Etruria, che creeranno un circuito pubblicizzato in tuto il mondo, assicurando sviluppo, buona economia e Turismo.

Ecco, così si arriva a guadagnare dodici posizioni nella vendita delle case e la sciocca obiezione che c'è stato il Covid, e definirla sciocca è un puro esercizio di bontà, sarebbe valida se il Covid avesse risparmiato solo Ladispoli. Ma, purtroppo, non è stato così. Chi "scappava da Roma" poteva scegliere tante altre località, ma costoro hanno scelto Ladispoli.

Perciò, fatevene una ragione, Ladispoli ha fatto passi da gigante in fatto di Cultura e Turismo, perché c'è stata oculatezza e programmazione.

E se non basta, andate a guardare i bilanci e scoprirete che tutto ciò è stato fatto con risorse irrisorie.

Pensate che cosa si potrebbe fare con qualche soldo in più.



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