A differenza della prima (2017-2022), ruoli assegnati per bilanciare delicati equilibri politici e un'opposizione determinata e competente
Lunedì sera, in Consiglio Comunale sono state presentate le linee programmatiche della maggioranza per i prossimi cinque anni.
E' stato ribadito quindi il Programma elettorale presentato per le ultime elezioni, in continuità con quello precedente, un programma "realistico e fattibile" e non un "libro dei sogni" come ha voluto chiarire il sindaco Alessandro Grando.
Nel corso del dibattito le opposizioni hanno sottolineato soprattutto alcune lacune, relative ad esempio, ai giovani, al recupero del Centro Giovanile di Aggregazione, momentaneamente assegnato alla Polizia Locale e che nel precedente mandato era una priorità mentre invece nel programma attuale è assente.
Critiche anche per la poca incisività, sempre secondo l'opposizione, in campo sociale ed ecologico.
Insufficienti anche le poche righe dedicate alla Cultura, per la quale è stata lodata la scelta della precedente gestione assessorile che ha riportato a nuova vita il Centro Arte e Cultura affidandolo a una Associazione Culturale.
Diversamente dagli ultimi anni l'opposizione si è accesa, innescando un vivace scambio di vedute sui temi sopra descritti e su altre questioni, come ad esempio il passaggio di molti amministratori dallo schieramento di sinistra a quello di destra, puntando il dito soprattutto sul neo assessore a Igiene e Ambiente, Marco Pierini, che fu il competitor di Grando per la poltrona di Sindaco nel 2017, ma scintille sono scoccate anche con Perretta e indirettamente con la Frappa, Foschi, Ciampa, Fierli e così via.
Questo è infatti un aspetto molto interessante che varrà la pena tenere presente nei prossimi mesi, allorché si affronteranno temi che già erano stati trattati dagli amministratori sopra citati nel loro vecchio schieramento e che ora dovranno fronteggiare nuovamente indossando una casacca diversa che, in teoria, presupporrebbe un approccio ideologico diverso.
Polemiche anche sul progetto "Arbolia", ritenuto in grave difficoltà da Silvia Marongiu e da Crescenzo Paliotta mentre il consigliere Filippo Moretti ha ribattuto che tutto sta procedendo al meglio.
Paliotta ha poi criticato il cambio di direzione sui centri commerciali, cinque anni fa condannati ed ora ritenuti possibili mentre si è detto deluso dal contratto stipulato con i nuovi gestori dell'Auditorium (dimenticando i due bandi fatti da lui a suo tempo che andarono deserti).
Il Consigliere Roberto Garau ha riportato in aula la questione della poco comprensibile scelta di sostituire assessori che avevano lavorato bene, citando Claudio Aronica che ha miracolosamente ribaltato una situazione economica drammatica, chiudendo il quinquennio in ampio margine attivo.
Il giovane e valido Paparella nel suo intervento ha citato il Cine-Teatro Massimo Freccia, lamentando il fatto che sia ancora un "cantiere aperto" nonostante le promesse, ignorando però che alle gravi carenze trovate nella struttura, inagibile e incompleta, si è aggiunto il Covid che ha praticamente bloccato i lavori per due anni.
Duplice lettura sul parcheggio, per il quale ha dapprima criticato il progetto del Multipiano chiudendo poi con l'ammissione della necessità di trovare spazi per le auto.
Battibecco finale tra Paliotta e Perretta e la maggioranza, quando l'ex sindaco ha criticato alcune carenze nel programma e soprattutto ha rivendicato i successi ottenuti dalle precedenti gestioni comunali della sinistra.
Curiose, nel finale, le richieste giunte dai banchi di "affrettare i tempi" per non fare tardi, atteggiamento che va censurato con forza, perché contesti così importanti non possono essere liquidati "in fretta", per poter tornare a casa.
Sarà interessante seguire i consigli comunali da parte della cittadinanza, nei prossimi mesi, sia per recuperare una partecipazione popolare persa nel tempo, sia per capirne di più sulle scelte dell'Amministrazione Grando.
S.L.
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