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Ladispoli: cosa è stato fatto, cosa rimane da fare.

Un primo bilancio e le prospettive della città secondo il sindaco, Alessandro Grando



Non venivo a Ladispoli da oltre una decina di anni e l’ho trovata una cittadina gradevole e apparentemente ben amministrata. A Lei che ne è sindaco da poco tempo, chiedo: cosa si può fare per renderla ancor più a misura dei suoi abitanti?

La città è cresciuta molto negli ultimi vent’anni, soprattutto sotto il profilo demografico che ha registrato una vera e propria esplosione. La popolazione è più che raddoppiata. La vicinanza con Roma e la facilità dei collegamenti hanno incoraggiato molte persone a trasferirsi qui. Ovviamente è cresciuta anche l’espansione dei suoi quartieri. Rispetto ad altre realtà simili alla nostra possiamo dire che Ladispoli ha mantenuto una vivibilità a misura umana e questo grazie anche alle amministrazioni che ci hanno preceduto. Noi abbiamo ereditato una situazione difficile sotto il profilo del bilancio comunale e per la mancata manutenzione del territorio. Siamo dovuti intervenire e dobbiamo intervenire ancora, sia per rifare il manto di alcune strade, sia per la riqualificare i plessi scolastici, gli impianti sportivi e le aree giochi per i bambini. Si tratta di interventi onerosi per i quali non partivamo da una situazione economica facile, anzi. Avevamo dei buchi di bilancio che siamo impegnati a coprire con molta difficoltà, ma nonostante questo siamo riusciti ad investire sul territorio. Il lavoro che stiamo facendo e che faremo negli anni a venire sarà questo: prenderci cura della città e migliorarla sotto ogni punto di vista.


Alla luce di ciò che ho letto in merito al bilancio, possiamo dire che forse i servizi resi alla cittadinanza dalla precedente amministrazione erano un po’ troppo onerosi. La scommessa è mantenere la qualità dei servizi tenendo contenuti i costi…

Sono d’accordo e le faccio un esempio di come la mia amministrazione abbia rivoluzionato subito il metodo di riscossione delle entrate comunali che la precedente amministrazione aveva esternalizzato. Solo riportando all’interno del comune il sistema di accertamento e riscossione dei tributi, abbiamo risparmiato 600mila euro, in un colpo solo. Le lascio immaginatore quanti altri soldi siano stati spesi negli anni, a causa di questa gestione sbagliata. Noi stiamo facendo questo in ogni settore, perché oggi l’amministrazione deve necessariamente risparmiare e amministrare al centesimo i soldi come fossero quelli di casa propria. Altrimenti non c’è futuro.


Arrivando dall’Aurelia ed entrando in città da nord ho visto l’Auditorium Massimo Freccia che ne è di quella struttura?

Quello è un altro problema, una delle note dolenti che abbiamo ereditato dalla precedente amministrazione. Un impianto inaugurato almeno in un paio di occasioni che presentava diversi problemi, un ambiente caldo d’estate e freddo d’inverno per la mancanza di un impianto di climatizzazione e di riscaldamento. Non c’era impianto antiincendio, pioveva dal tetto. Non c’era agibilità, per cui anziché sviluppare una programmazione teatrale e culturale come avremmo voluto, ci siamo dovuti arrendere perché l’impianto non era assolutamente a norma e per questo necessitava lo stanziamento di ulteriori 250mila euro. Allora abbiamo previsto una gara pubblica per affidare la gestione del teatro e trasformarlo anche in cinema, poiché l’unico cinema che c’era a Ladispoli era stato chiuso, mentre noi vogliamo riaprirlo in quella sede.


A proposito di cultura, Ladispoli si fregia del titolo di approdo di Caravaggio…

E’ l’ultimo approdo di Caravaggio ed è una rivendicazione che intendiamo portare avanti con i cittadini, associazioni culturali, giornalisti e artisti del territorio. E’ qualcosa che rivendichiamo perché essere riconosciuti come ultimo approdo certo di Caravaggio che uno dei massimi pittori italiani, non è cosa da poco. Abbiamo installato in città della paline informatiche e alcune targhe commemorative e stiamo cercando di tenere desta l’attenzione su Caravaggio anche attraverso mostre ed iniziative culturali. E’ un approccio che ha generato interesse anche da fuori, al punto che poche settimane fa Alberto Angela è venuto nel nostro territorio a girare alcune immagini sul suo speciale Una notte con Caravaggio che andrà in onda sulla Rai. Ha girato a Palo Laziale presso il castello Odescalchi dove nel 1610 Caravaggio approdò e venne arrestato negli ultimi anni della sua vita che si è conclusa in maniera controversa un poco più a nord di qui a porto Ercole in Argentario.


Ladispoli ha anche tanti insediamenti antichi. Ville dell’epoca romana e altri siti archeologici sul suo territorio. C’è qualche progetto per valorizzarli?

Intanto monitoriamo con attenzione ogni bando statale ed europeo che consenta di ricavare risorse per investirli su questi siti al fine di valorizzarli e renderli fruibili. Purtroppo non è un problema di sensibilità ma un problema di risorse economiche. Abbiamo attuato una procedura per ottenere un finanziamento per restaurare Torre Flavia, una delle torri di avvistamento della costa laziale e il castellaccio di Monteroni, un raro esempio di casale fortificato e una antica stazione di cambio. In quest’ultimo caso siamo prigionieri di una convenzione con una fondazione inattiva. A giorni andremo al consiglio comunale per rescindere quella convenzione e tornare allo status ante, riprendendo possesso dell’immobile onde poterlo restaurare e poterci realizzare un museo civico o condurci altre attività culturali. Poi c’è la villa di Pompeo nella frazione di Marina di san Nicola che però è competenza della Sovrintendenza che se non erro ha voluto stipulare una convenzione con il locale consorzio che se prende cura. Infine, c’è il mosaico sul lungomare di Marina di Palo che avrebbe bisogno di un intervento di restauro conservativo.


Circa la caserma dei Carabinieri e lo stadio possiamo dire qualcosa?

Sono trent’anni che si parla di costruire la nuova caserma dei Carabinieri perché da tempo quella di via Livorno non rispondeva più alle esigenze dell’Arma. Dall’inizio del nuovo mandato abbiamo ripreso in mano la procedura e siamo arrivati finalmente all’aggiudicazione, la caserma è stata ultimata e tra poco verrà consegnata. A quanto ne so si tratta solo di stabilire date e modalità del trasloco dai vecchi ai nuovi locali. Sembra anche che Ladispoli potrà essere elevata a Tenenza con un ulteriore incremento dell’organico che garantirà un migliore controllo del territorio. Per quanto riguarda lo stadio si tratta di un opera incompiuta anche se inaugurata e attribuita alla società sportiva che se lo era aggiudicato. Anche lì pioveva negli spogliatoi ed era stato realizzato una struttura di difformità al progetto approvato. Non c’è ancora l’agibilità da parte dei vigili del fuoco e la tribuna è stata realizzata senza copertura. Anche lì, ereditando questi problemi, siamo dovuti intervenire… Di cose da fare, come vede, ce ne sono tantissime.


Abbiamo detto della caserma dei Carabinieri, vogliamo parlare anche del commissariato di PS?

Anche questo è un tema che a Ladispoli ha tenuto banco per molto tempo. Se ne è sempre parlato ma si è fatto poco. Noi abbiamo trovato un immobile di proprietà comunale che abbiamo messo a disposizione della Prefettura di Roma e siamo riusciti a portare a Ladispoli un commissariato distaccato che avrà al suo interno tutte le funzioni a 360 gradi sia amministrative che di pubblica sicurezza. Siamo in attesa che la Prefettura prenda in carico l’immobile, nel frattempo è stato definito dal Capo della Polizia, l’organico della struttura che avrà al suo interno ben 58 agenti che si andranno ad aggiungere a quello dei carabinieri. Il presidio della Polizia di Stato oltre che un servizio per i cittadini per le pratiche amministrative significa anche una maggior sicurezza.


Ladispoli è oggi quasi una delle porte di Roma, fa parte a pieno titolo del suo hinteland. Molti dei suoi abitanti vivono qui ma lavorano a Roma, per cui le chiedo quali sono i rapporti con la capitale.

A Ladispoli vivono moltissimi pendolari. La città è ben collegata e dunque molta gente si è trasferita qui proprio per questo motivo. Abbiamo una stazione ferroviaria che si trova in pieno centro, il cui traffico in transito e addirittura superiore ad alcune stazioni romane, ma il trasporto ferroviario da e verso Roma non è una competenza del Comune, come peraltro il trasporto pubblico su gomma. Noi siamo comunque consapevoli di questo problema e siamo convinti che nelle ore di punta il servizio di trasporto debba essere incrementato per evitare, soprattutto in questo periodo di Covid 19, l’eccessivo affollamento di vagoni e autobus.


Concludo facendole un nome, anzi un nome e un cognome. Massimo Ranieri.

Un grande artista, uno dei miei preferiti, apprezzato da tanti italiani e non solo. Si può assistere dieci volte consecutive ad una suo recital e non stancarsi mai. Come amministrazione comunale ci siamo prefissi di attrarre a Ladispoli grandi eventi e Massimo Ranieri è stato il primo di questi appuntamenti. E’ stato qui la scorsa estate per una serata ed ha fatto un concerto bellissimo. Trovo si tratti di un’artista completo e immenso. Ma come per tutti gli artisti di valore è solo una questione economica. Ora che me l’ha citato mi viene in mente che sarebbe bello averlo di nuovo a Ladispoli, magari in occasione dell’inaugurazione dell’auditorium... Magari… Perché no.


R.I.

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