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Ladispoli 2022: i risultati definitivi

Molte sorprese, qualche conferma, per una tornata elettorale che rimarrà nella storia della città


Si pensava a una vittoria netta, ma non così... è stato un trionfo per Grando, a conferma di un lavoro eccellente svolto in questi ultimi cinque anni.

D'altro canto, sebbene fosse difficile ammetterlo, un po' tutti erano consapevoli del cambiamento in meglio di Ladispoli e molti dei votanti, avulsi dalle faide tribali ladispolane, hanno votato non Grando Alessandro ma il Sindaco uscente che ha lavorato molto bene.

Molto forti le liste civiche, soprattutto Grando Sindaco e Noi di Ladispoli, che ottengono quattro consiglieri ciascuna. Due consiglieri a testa per Lega, Fratelli d'Italia e Cuori ladispolani e un consigliere per Forza Italia.

In ordine di citazione, a meno di rinunce o rifiuti, i consiglieri di maggioranza saranno i seguenti: Stefano Fierli, Ferdinando Cervo, Lorena Panzini e Sabrina Fioravanti (Grando Sindaco). Poi, Manuela Risso, Pierpaolo Perretta, Riccardo Rosolino e Pasquale Monaco (Noi di Ladispoli), Emiliano De Simone e Carmelo Augello (Lega), Renzo Marchetti e Franca Asciutto (Fratelli d'Italia), Daniela Marongiu e Filippo Moretti (Cuori ladispolani) e infine Marco Penge (Forza Italia).


Per quanto riguarda l'opposizione, i consiglieri eletti saranno determinati anche dalla scelta dei candidati sindaci a sedere in aula, per cui se tutti e tre scegliessero di far parte del Consiglio Comunale, vi sarebbero tre posti in meno per quei consiglieri che hanno concorso.

Certi della nomina sono Roberto Garau, Daniela Ciarlantini, Eugenio Trani, Enzo Paliotta, Gianfranco Marcucci.


Per quanto riguarda i nomi degli assessori naturalmente si è ancora in fase di programmazione che dovrà tener conto certamente del lavoro fatto ma anche dei risultati dell'urna, e delle liste uscite più o meno rafforzate o indebolite.



La vittoria, tornando ai candidati sindaci, è stata schiacciante, inequivocabile e chi ancora si ostina a definirla immeritata (criticando solo lui sa cosa... dal momento che un plebiscito popolare è sinonimo di un gran lavoro svolto), sottolinea il motivo, o almeno uno dei maggiori motivi per cui la sinistra ha perso, ovvero non riconoscere i meriti altrui e preferire l'insulto e il dileggio alla critica ponderata e costruttiva.


Certamente lo standard "produttivo" di questa maggioranza appena sciolta è stato altissimo, tant'è che ha portato alla vittoria, speriamo che i nuovi prescelti sappiano mantenere lo stesso livello o almeno che ci si avvicinino, per il bene della nostra città.




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