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La sindrome dello Sparring Partner (affligge la sinistra)

Aggiornamento: 31 ago 2022

La Sinistra Italiana (ma non solo...) tra vecchi e nuovi vizietti


Avete presente chi è uno sparring partner? E' quel pugile che si presta a combattere con il campione per allenamento, cercando di impegnarlo ma senza fargli male, contribuendo alla preparazione atletica e fisica del campione, combattendo sul ring, sapendo che non è un incontro che assegna qualche titolo.



Questo è lo sparring partner. Una figura essenziale alla preparazione del campione perché simuli un vero incontro, restando inteso che dovrà solo impegnare il campione, senza combattere per vincere.

Questa fattispecie ben si attaglia alla Sinistra Italiana, nata dalla resistenza, paladina della democrazia, baluardo insormontabile contro i populismi e i totalitarismi.

Difende e sostiene la libertà, di scelta sessuale, politica, religiosa eccetera, perché tutti abbiano diritto a poter vivere la propria vita come meglio credono, perché "...anche se non la penso come te, sono pronto a difendere fino alla morte il tuo diritto d'espressione".

Tutto molto bello. A parole. Poi però c'è la realtà delle cose.

La realtà delle cose ci dice che riescono a governare per anni senza aver vinto le elezioni e dal loro pulpito arringano le folle sulla libertà, la democrazia, l'eguaglianza.

Poi però, proseguendo con la metafora pugilistica, arriva il momento del combattimento che assegna il titolo e di colpo la Sinistra Italiana non ci sta più!

Finché aveva di fronte un pugile, lo sparring partner appunto, che "reggeva il gioco" e loro continuavano a governare, giù a magnificare le regole della democrazia.

Appena spunta un avversario forte, che potrebbe portargli via il titolo, la Sinistra Italiana va nel panico e invece di allenarsi ancora di più per vincere sul ring, la butta "in cagnara", e calpesta tutte quelle regole democratiche che aveva magnificato fino a poco prima.

E allora ecco che tutto l'arsenale a disposizione viene messo in campo, dalla Stampa alle Magistrature, dai complici internazionali alla manovalanza di base e viene riversato sull'avversario di tutto: accuse infamanti personali, interpretazioni del pensiero, campagne antifasciste, attacchi persino alla Fiamma presente nel simbolo.

Finché governavano loro, partiti come Fratelli d'Italia, presenti in Parlamento e pienamente legittimati a partecipare alla vita politica, andavano bene (Sparring Partner appunto...) ma non appena si prospetta la possibilità di una sconfitta, quel partito, come gli altri di destra, diventano improvvisamente pericolosi, fascisti, da sciogliere, da cacciare dall'arco costituzionale, una minaccia per la libertà e chissenefrega che fino al giorno prima sedevano in Parlamento con tutto il diritto di farlo.

Sentire Letta che cita la Ferragni, per attaccare la Meloni (sulle vicende dello stupro in video) dà l'esatta misura del livello infimo e arrogante di questa Sinistra, che non vuole arrivare al confronto democratico e cerca grazie ai suoi fedelissimi (giornalisti, magistrati, governanti stranieri, aficionados vari) di screditare l'avversario prima del match, quello stesso avversario che finché era sparring partner andava più che bene.

Ma stavolta il match si farà e sembra proprio che lo sfidante sia grosso e forte e nonostante la Sinistra Italiana abbia dalla sua arbitro, giuria, pubblico e stampa, il pronostico vede un bel KO al primo round a favore della Meloni.

Se solo considerassero la loro origine, il fatto che nel dopoguerra fecero correre il funesto rischio, per decenni, di far entrare l'Italia nel patto di Varsavia; che la libertà e la democrazia che sostengono valgono solo per loro ma se qualcuno osa vincere le elezioni al posto loro, scatenano una verra e propria guerra senza quartiere, toccando livelli di bassezza imbarazzanti.

Se la Meloni e il suo partito sono seduti da anni in Parlamento è perché hanno gli stessi diritti e la stessa caratura morale e democratica di PD e di tutta la galassia sinistroide che gli gravita attorno.

Lo sparring partner è diventato forte e punta al titolo.

Il vero terrore è che possa governare bene, risolvere i problemi, dimostrare che il "buonismo" ammiccante della Sinistra è deleterio. Dimostrare che lo spauracchio fascista di Destra in realtà tale non è e governa meglio di loro.

Lo scricchiolante ambaradan messo su negli anni rischia di venir giù tutto insieme e senza più controllo dei settori chiave, la Sinistra Italiana rischia di fare la fine di tutti i comunismi nel mondo, implosi per una loro intrinseca e innata incapacità di governare equamente.

E la Ferragni, più che Letta, nulla potrà fare, così come non risolveranno i loro problemi facendo inginocchiare tutti "sennò te sparo" o applicando il Bibbiano style.


Marco Milani

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