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Immagine del redattoreSergio Luna

La fibra che sfibra

Benvenuta alla fibra che però sfibra le nostre strade



Basta farsi una passeggiata per Ladispoli per imbattersi in tracce scavate nell'asfalto delle nostre strade, riempite con cemento o altro materiale.

Nonostante siano strette, quanto basta per ospitare la fibra, queste tracce deturpano le nostre vie e sono sicuramente pericolose in quanto creano un dislivello con la superficie.



Da settimane questi lavori sono iniziati ma nonostante le molte strade interessate, ancora non si è visto un rifacimento del manto stradale, tanto da far venire il dubbio che sia finito tutto così e che dovremo tenerci le arterie con questi pericolosi gradini.


Possibile che tutto sia permesso a Ladispoli?

Perché non si intima alla società che ha fatto i lavori di posizionamento della fibra di ripristinare l'asfalto?



Biciclette, monopattini, ma anche chi va a piedi, se la rischiano in ogni momento, il tutto per la brutta abitudine di non ripristinare l'esistente, cioé lo status prima dei lavori.




Ci sono buche ormai diventate "storiche", come i crateri sulla luna.

Ma, come spesso succede in Italia, dobbiamo aspettare che qualcuno cada a causa di queste tracce e si faccia male o peggio?




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