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LA FAMIGLIA BARBERANI

Un perla nella verde Umbria


Un’altra piccola realtà vinicola che offre prodotti di notevole eleganza è certamente l’Umbria. La famiglia Barberani ne è un prestigioso esempio sin dal 1961, quando dalla passione di Luigi e Giovanna nasce l’attività. Una dedizione tramandata di generazione in generazione che affonda le sue radici nel passato e che ha fatto delle vigne la sua casa. L’azienda si trova sulle colline che dominano il lago di Corbara, attraversate dal fiume Tevere, ed è la zona di produzione del Vino di Orvieto più antica e celebre. In questo paesaggio accattivante, tutti gli elementi naturali presenti influiscono positivamente dando vita ad un terroir unico. Anche i terreni di origine marina e calcarea, composti da marne ricche di fossili e conchiglie, dimostrano come questo sia un territorio fortemente vocato ad una viticoltura di qualità. L’ecosistema ricco, il lago, il microclima e la vasta vegetazione dei boschi limitrofi sono peculiarità che esaltano nell’uva gli aromi, l’acidità e la mineralità donando così ai vini un tipico carattere Mediterraneo. Ad oggi l’azienda segue i principi della produzione biologica valorizzando al massimo il terreno e l’esemplarità. I concimi sono di origine organica o vegetale e le materie di scarto della vite vengono utilizzate per arricchire il suolo. La raccolta delle uve viene effettuata interamente a mano così da poter selezionare i grappoli migliori, mentre durante la vinificazione si effettuano esclusivamente “trattamenti fisici” (e non chimici) per il rispetto dei tratti naturali dei vini. Un

altro importante elemento caratterizzante è l’altalena climatica che da vita alla Botrytis Cinerea, la muffa nobile, che potenzia ed arricchisce la complessità organolettica del vino. Barberani è una realtà che ha saputo raggiungere elevati standard di eco-sostenibilità e compatibilità ma soprattutto sa far parlare il territorio attraverso il bicchiere.

Il vino di punta dell’azienda è certamente quello dedicato a Luigi e Giovanna: l’Orvieto Doc Classico Superiore. Questo, nasce dal blend di uve Grechetto e Trebbiano Procanico di cui il 5% colpito da Botrytis Cinerea. Nell’annata 2016, il vino alla vista si presenta raggiante e dorato, profumi di fiori gialli e albicocca si mixano perfettamente a note di frutta secca e sentori di iodio. Un naso molto fine che si conferma anche al gusto, seducente e ricco, equilibrato con una spiccata sapidità e di notevole persistenza. Ideale per piatti a base di pesce o crostacei ma anche versatile con le carni bianche; il pollo in salsa agrodolce per esempio. Di buona longevità, è una bottiglia godibile anche fra cinque anni. Vini come questi, con una tale attenzione per la natura e per l’ambiente da parte dell’uomo, si classificano in una fascia di prezzo medio alta e meritano di essere condivisi con una persona cara in un’occasione speciale. Buona degustazione!

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