Alla scoperta dell'azienda vinicola Tommasone
Una storia partita nel 1870 quella della famiglia Monti. Il nome “Tommasone” è un omaggio al nonno, Tommaso, dell’attuale proprietaria che sin dai tempi possedeva cospicue quantità d’uva. Oggi l’azienda è diretta da Luisa, unica donna ed enologa produttrice di vino ad Ischia. I vigneti occupano una superficie di quasi diciassette ettari divisi in quattordici piccole tenute. Oltre alla loro Biancolella, la vera scoperta è stata la complessità dei rossi. Piedirosso, Aglianico e Montepulciano si uniscono in blend complessi o in sensuale purezza. In particolare il “Pignanera”, affinato in in tonneaux di rovere per almeno trentasei mesi, è un prodotto di straordinaria eleganza olfattiva e gustativa. Confettura, spezie dolci, pepe nero, eucalipto, tabacco, cioccolato, tostatura e fiori appassiti. Al sorso è dinamico e molto, molto egocentrico. Per soli centoventicinque fortunati, esiste una versione imbottigliata in anfora.
Un altro elemento degno di nota è certamente lo spumante rosato “Brì 1955” con dosaggio zero, da Aglianico in purezza. Dopo la raccolta manuale delle uve si prosegue con una leggera pigiatura, fermentazione in silos d’acciaio inox e permanenza sui lieviti per un periodo di almeno sei mesi. Infine, una seconda fermentazione in bottiglia e altri trentasei mesi sui lieviti. Al momento della sboccatura non vengono aggiunti ulteriori zuccheri. La produzione si aggira intorno alle duemila bottiglie e per questo è un prodotto estremamente ricercato. Una bolla fine e tanta frutta secca al naso, un sorso avvolgente quasi burroso. Incredibile freschezza olfattiva e gustativa, ampio ma delicato.
Queste sono le realtà che, secondo me, raccontano l’Italia del vino. Vino da vitigni autoctoni e antichi, con una precisa ed inconfondibile personalità. Vini audaci ma eleganti. Vini in cui l’impronta dell’uomo è a dir poco essenziale. Riconoscere le caratteristiche di un vitigno e metterle ben in luce, conferendogli individualità, non è da tutti.
Buona degustazione amici.
Comments