Coro di proteste contro la Superlega all'insegna del "Chiagn 'e Fotti"
Scandalo, vergogna delle vergogne, assassini, ladri, ma cosa vogliono questi puzzoni, ma chi si credono di essere?
Queste grosso modo le motivazioni di chi si è scagliato contro la Juventus e le altre squadre europee che avevano aderito al progetto voluto fortemente da Florentino Perez e dal Real Madrid.
Si son sentiti mancare il terreno sotto i piedi e per qualche ora hanno temuto che il loro giocattolino si fosse rotto, un giocattolino che gestiscono da anni a loro piacimento, Federazione commissariata dai tempi di Farsopoli (scusatemi ma non riesco a chiamarla diversamente) quando per decidere in maniera imparziale sulle intercettazioni di Moggi, chiamarono una persona al di sopra di ogni sospetto, Guido Rossi, ex dirigente Inter che in spregio ad ogni criterio basilare di giustizia, portò a compimento l'assassinio sportivo della Juve, compiendo atti inenarrabili nel silenzio totale e generale.
I moralisti pallonari invocano l'attentato alla sacra religione del pallone che però, a dirla tutta, ha ben poco di sacro e sa tanto di cortiletto chiuso dove si gioca se e come dico io, perché il pallone è mio.
La Federazione Giuoco Calcio ha forse imposto un tetto per gli acquisti per gli ingaggi? No, mercato libero e di conseguenza cifre spaventose, E non è colpa della Superlega...
La stessa Federazione ha perseguito criteri di onestà e limpidezza? Li ha chiesti pe gli altri ma in casa propria, ha accolto a braccia aperte affidandogli incarichi importanti, Il mediano della cui vita cantava Ligabue, Gabriele Oriali. Molti si chiederanno "e che c'entra"? C'entra, c'entra, perché il signor Oriali è stato condannato in via definitiva, per la questione del passaporto falso di Recoba e la FIGC lo ha mandato in giro per il mondo a rappresentare il nostro Paese, affiancandolo ai CT Nazionali, ultimo dei quali Mancini.
Il bello del "chiagn'e fotti" è che quel campionato lo si ricorda per il rigore non dato a Ronaldo per il presunto fallo di Juliano e, secondo l'agiografia interista, viene annoverato come "campionato rubato". Recoba giocò diverse partite e, da regolamento, ciò avrebbe dovuto comportare la sconfitta a tavolino per ogni partita in cui era sceso in campo (smantellando i piagnistei nerazzurri). E questo fu un classico caso di "chiagn'e fotti".
Il passaporto falso del Chino, Oriali se lo era procurato con l'aiuto di Baldini ma giornali e televisioni puntarono il dito su Juve-Inter e sull'ennesima ruberia bianconera.
Quindi, avviandomi verso il finale, il Calcio che tutti, tifosi e dirigenti, ora difendono a spada tratta, è un calcio drogato dai milioni, gestito da pochi individui che applicano la doppia, tripla morale, ostaggio dei procuratori, che permette una farsa clamorosa come Farsopoli, che è tenuta sotto scacco dagli ultrà, rintanati nelle curve, zone franche senza alcuna giurisdizione.
Ma la cosa più importante, permettetemelo, è che il nostro Calcio, in questo presso che unanimemente, accusa da decenni la prima squadra di Tornio di rubare, corrompere, falsare campionati, di gestire le istituzioni sportive senza scrupoli, insomma un Leviatano che tutto infetta e divora.
Ma allora, diceva il buon Lubrano, la domanda sorge spontanea: se la Juventus è il male assoluto, perché non approfittare della Superlega, per togliersela dai piedi?
Perché tutti gli addetti ai lavori, i tifosi, i giornalai si dicono disgustati del tentativo di enuclearsi dal Campionato Italiano e andare a giocare solo in Europa?
Perché se la Juve ogni anno si compra arbitri e designatori, le altre squadre si iscrivono al campionato sapendo che è già taroccato?
Niente niente fa comodo a qualcuno (o a tutti) che vi sia un capro espiatorio contro il quale puntare il dito? Senza più la Juve da usare come alibi per le squadre che "avrebbero potuto vincere se la Juve non avesse rubato", come farebbero i vari presidenti che toppano la campagna acquisti o non spendono abbastanza per giustificarsi coi propri tifosi?
Perché questa alzata di scudi per trattenere la Juve nel campionato italiano? Agli juventini non dispiacerebbe, stanchi di chi "chiagn'e fotte", di lasciare il giocattolino nelle mani di chi lo gestisce e andare a respirare un po' di aria pulita altrove.
Anche qui si è notata una certa differenza: Inter e Milan, tanto per rimanere in Italia, hanno firmato per la Superlega, salvo mollarla due giorni dopo, quando si dice la coerenza...
Ancora una volta i comportamenti riflettono il proprio stile. Io, sinceramente ho cambiato idea.
Dall'essere inizialmente contrario alla Superlega, sarei oggi moderatamente propenso a lasciare il campionato più sporco del mondo. Lasciarlo a Moratti e ai suoi simili, che non fanno gli schizzinosi, si prendono tutto, anche gli scudetti cartonati elargiti da suoi ex dirigenti assurti a Commissari straordinari.
Davvero: ma che ci sta a fare la Juve in questo baraccone dove si mette in scena quotidianamente il "chiagn'e fotti"?
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