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Il pasticciaccio brutto de Via Ancona...

L'Emporio solidale, esperimento poco riuscito


Negli ultimi giorni si è parlato molto dell'emporio solidale, collocato in via Ancona, al posto di quella sala espositiva riservata ai tanti artisti locali che per anni hanno esposto le loro opere in quello che era diventato un piccolo ma significativo ritrovo.


Fermo restando che l'idea di un punto di distribuzione di generi alimentari per le famiglie in difficoltà è encomiabile, ciò che ha destato qualche dubbio, come segnalato dai colleghi de L'Ortica Social, è stata la ridotta attività "prodotta" dall'Emporio che, da come viene riportato, apriva solo il giovedì.


Quella che era una fucina attivissima del movimento artistico locale è stata sostituita da una bella idea più che da un progetto, e la cosa ha destato molti malumori tra gli artisti ladispolani.


È rassicurante tra l'altro la notizia che ci è giunta e cioè che l'assessore competente, Lucilla Cordeschi, sta già valutando il da farsi, al fine di comprendere i motivi della scarsa affluenza presso il Centro, in un momento in cui la crisi dilaga e azzanna migliaia di persone.


Ancora più rassicurante è la indiscrezione trapelata ma da verificare, secondo la quale la così detta palazzina ex Telecom, dirimpettaia dell'Emporio, diverrà un museo (e l'assessore Milani su questo è stato chiaro) che ospiterà probabilmente le opere del Maestro Venanzoni dedicate al Caravaggio ed avrà uno spazio a disposizione per altri artisti, un museo in grado di attirare numerosi turisti e curiosi.


Se così fosse si tratterebbe del primo museo di Ladispoli e andrebbe a coronare un grande lavoro di Grando & Co., in grado di trasformare la città in soli tre anni e mezzo.






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