Il colpevole ritardo dell'Occidente
"Sappiamo che lo scontro in atto con l'Ucraina è tutt'altro che risolto e la buona volontà dimostrata col Kazakistan potrà essere una valida carta da giocare nelle trattative internazionali", "Che la vera posta in gioco è l'Ucraina e sapere che di fronte al sempre aitante e performante Putin c'è il sonnolento Biden..." . (https://www.piunews.it/post/echi-dal-kazakistan)
Così scrivevamo il 14 gennaio. Ci voleva tanto a capirlo? Putin, in gergo pokeristico ha fatto All in ed è partito alla conquista dell'Ucraina, gettando il pianeta indietro nel tempo di oltre mezzo secolo. Si poteva evitare? Chi lo sa, magari Putin avrebbe attaccato lo stesso ma quello che doveva fare l'Occidente non lo ha fatto. Erano stati promessi Referendum nelle due regioni ribelli del Donbass e non sono stati fatti da un Occidente troppo impegnato a pensare a come far fuori Trump, al punto da preferire un Biden che tra un semolino e una pera cotta (notoriamente causa di sonnolenza e aerofagia) non riesce a mettere due parole in fila.
E ora? Ora è guerra, ma prima del coinvolgimento in quella che deve essere l'estrema ratio, si deve provare altro e l'impegno deve essere totale.
Blocco totale dei rapporti con la Russia, blocco di tutti gli spazi aerei, blocco totale di ogni attività, dallo Sport alla Cultura, chiusura di tutti i canali energetici ed economici, dai gasdotti allo Swift, chiusura di tutte le frontiere, da fuori non deve entrare più neanche un'aspirina, la Russia dovrà tornare ai tempi dell'URSS quando dicevano di stare bene ma il 98% della popolazione mangiava pane e cipolle.
E non fatevi ingannare dalla solita trappola (nella quale qualcuno è già cascato) dello sbandieramento della lotta al nazi-fascismo (ma dov'è in Ucraina?), stavolta qui la questione è molto più grave, qui ciò che sta facendo Putin è roba da regime comunista, retaggio dei decenni di imperialismo comunista che ha causato milioni di vittime in tutto il mondo.
Il che è peggio. Molto, ma molto peggio!
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