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Immagine del redattoreChiara Marciani

I gioielli di Francesco Poli

Il Trentino da bere



Fra le colline che incorniciano i laghi di Toblino e Santa Massenza, in Trentino, nasce l’azienda Agricola e la Distilleria di Francesco e Alessandro Poli che dal 1998 praticano un’agricoltura biologica certificata nel pieno rispetto del territorio. Qui, un vero e proprio terroir fonde l’aria del sud a temperature più fredde e continentali, dando vita ad un perfetto microclima che esalta i profumi dell’uva. L’azienda è inoltre rinomata per la produzione di una grappa molto particolare, nata dalla vinaccia del Vin Santo e lasciata affinare per oltre cinque anni, e per le acquaviti prodotte esclusivamente con frutta locale. La cantina Poli, è nota soprattutto per i suoi vini a base Nosiola, unica varietà autoctona trentina a bacca bianca. Ed è proprio dai



vigneti lungo lago (vigneti delle Dolomiti IGT) che prende vita la “Nosiola Belle sui lieviti” frizzante in purezza. Un terreno calcareo-marnoso ricco di scheletro si mixa ad un fresco vento, l’Ora del Garda; una vera e propria zona vocata per la crescita e lo sviluppo di questo vitigno. I vigneti sono coltivati secondo l'agricoltura biodinamica, vengono arricchiti con sovesci e preparati ottenendo così piante forti e con maggior sviluppo radicale che consente di ridurre al minimo i trattamenti. Le uve vengono raccolte a mano nelle ore più fresche del mattino e vengono pressate delicatamente per due volte, dopo aver macerato qualche ora sulle bucce. La fermentazione del mosto è seguita dalla maturazione su lieviti fini in vasche di acciaio inox e, con l’arrivo della primavera, il vino viene imbottigliato per dar inizio alla rifermentazione. Si aggiunge così mosto di Vin Santo Trentino, di loro produzione, in fermentazione con i propri lieviti spontanei. Questo fresco e amabile vino, si presenta di un color giallo paglierino brillante e con una leggera presenza di deposito sul fondo; si può decidere di degustarlo “rustico” così com’è o di decantarlo. Il perlage è molto fine e delicato. Al naso sprigiona piacevoli accenni di lievito che si integrano perfettamente a note più complesse come fieno, nocciola e richiami vegetali. Al sorso è molto fresco e di buona persistenza gustativa. La bottiglia non subisce sboccatura e viene venduta con il tappo a corona. Ottimo in abbinamento con piatti dai sapori delicati come alcuni crudi di pesce o secondi di carne bianca ma perfetto anche da solo come vino da meditazione.

Le stesse tecniche di vinificazione e lo stesso approccio agricolo vengono utilizzati per la versione rosé, prodotta con uve 100% Schiava, vitigno autoctono a bacca rossa sempre del Trentino. La “Schiava Belle sui lieviti” frizzante si presenta invece di color rosato tendente alla buccia di cipolla. Fine e complesso al naso, richiama ricordi di violetta uniti a note aromatiche più decise e con un immancabile ritorno di lievito. Al gusto presenta un’ottima acidità e morbidezza, seguita da un finale leggermente amarognolo tipico del vitigno. Adatto anche fuori pasto, è un vino che trova il connubio perfetto con speck e affettati e con i piatti tipici della cucina tirolese. Entrambe le bottiglie sono godibili per quattro o cinque anni.

Il rapporto qualità prezzo di quest’azienda è straordinario: circa quattordici euro per entrambi i vini in questione. Un costo davvero contenuto per l’immenso lavoro svolto dalla famiglia Poli, lavoro che inizia sin dai campi con la ricerca di naturalità e che si sviluppa anche in cantina per ottenere solo prodotti di grande peculiarità ed espressione. Buona degustazione!

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