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Giustizia? Quando sì e quando no

L'ex Sindaco di Riace, condannato a 13 anni e due mesi per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e altri reati vari. Ma la sinistra contesta la sentenza


Le accuse sono chiare: favoreggiamento dell'immigrazione clandestina e la sentenza di primo grado lo è ancora di più: 13 anni e 2 mesi.

Mimmo Lucano, icona della sinistra e del panbuonismo, tanto buono poi non era: "A Riace comandava Lucano - ha spiegato durante la requisitoria il pm Michele Permunian - era lui il dominus assoluto, la vera finalità dei progetti di accoglienza a Riace era creare determinati sistemi clientelari" (Il Giornale).

Un piccolo reame autonomo e al di fuori della legge italiana, dove poter fare il proprio comodo, ignorando le leggi, accogliendo clandestini, incassando contributi statali e voti.

"I reati contestati al processo dalla Procura di Locri erano di associazione per delinquere, abuso d’ufficio, truffa, concussione, peculato, turbativa d'asta, falsità ideologica e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina. La sentenza é stata letta dal presidente del Tribunale, Fulvio Accurso, dopo una camera di consiglio che si é protratta per quattro giorni. Il Tribunale ha condannato anche la compagna di Lucano, Lemlem Tesfahun, alla pena di 4 anni e 10 mesi di reclusione per i presunti illeciti legati alla gestione dei migranti" (La Stampa).

Apriti cielo. Da Orfini a Letta, dalle sardine a Pisapia, tutti a menare bordate sulla Magistratura, quella stessa Magistratura che pochi mesi fa è stata smascherata grazie al tutt'altro che prode Palamara, rivelando un marciume sinistro che ha fatto politica per anni con processi truccati, sentenze farlocche e obiettivi da abbattere. Non una parola dalla sinistra, tutti zitti, per quello che è senza dubbio lo scandalo più grande della storia di questo Paese, dove uno dei pilastri della democrazia, quello giuridico, si è rivelato in gran parte corrotto.

E ora? Ora, sebbene si tratti del primo grado, è arrivata la condanna per Lucano, perché come un piccolo Stalin di provincia gestiva in proprio il traffico di immigrati e dietro al paravento dell'accoglienza e del "volemose bene", calpestava leggi e procedure, facendo il ducetto, applaudito dal mondo intero.

Ma la giustizia ha sbagliato. È troppo. Stavolta la sinistra non ci sta. E che cavolo... quando è troppo è troppo, gli hanno arrestato niente po' po' di meno che l'eroe dell'accoglienza, sbandierato in tutto il mondo e contrapposto agli italiani cattivi che chiedono semplicemente il rispetto della legge.

Ma forse c'hanno ragione. D'altronde, reminiscenza di studi giuridici alle superiori, l'usanza o consuetudine alla lunga diventa legge e a sinistra hanno fatto sempre così.

Stavolta però l'hanno beccati, con le mani in pasta. E mo' invece del cus cus il buon Lucano, starà per un po' a pane e acqua... e non avrà neanche bisogno di un buon amaro.


MM

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