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Immagine del redattoreCarla Cappiello

DISNEY ED I SOGNI CENSURATI

Gli stereotipi sbagliati oggi come allora


E’ notizia recente la decisione presa dalla casa di produzione cinematografica Walt Disney Pictures riguardo tre dei suoi storici film d'animazione, accusati di trasmettere messaggi dannosi al giovane pubblico al quale sono destinati; i classici Dumbo, Peter Pan e Gli Aristogatti sono stati infatti dichiarati vietati - o meglio non consigliati - ai minori di sette anni in quanto contenenti, secondo le accuse, messaggi discriminatori, stereotipati e negativi. I tre film, entrati nel cuore di intere generazioni, sono stati così rimossi dalla sezione Disney+ dedicata ai più piccoli, rimanendo comunque visibili ai grandi ed a tutti coloro che volessero continuare a “correre il rischio”; la Disney è infatti corsa ai ripari accompagnando la preview delle opere incriminate con il seguente messaggio di alert : "Questo programma include rappresentazioni negative e/o maltrattamenti di persone o culture; questi stereotipi erano sbagliati allora e sono sbagliati adesso. Piuttosto che rimuovere questo contenuto, vogliamo riconoscere il suo impatto dannoso, imparare da esso e stimolare la conversazione per creare un futuro più inclusivo insieme. Disney si impegna a creare storie con temi ispiratori e ambiziosi che riflettano la ricca diversità dell'esperienza umana in tutto il mondo". L’elefantino Dumbo, uno dei cartoni più ”antichi” della Disney, è stato ritenuto inappropriato per via dei versi di una canzone che suonerebbero irrispettosi verso gli schiavi afroamericani impegnati nelle piantagioni (“E quando poi veniamo pagati, buttiamo via tutti i nostri sogni”). Il secondo posto - per l’accusa di discriminazione alla Disney - è riservato a Peter Pan; icona di tutti i bambini, il giovane Peter avrebbe denigrato i nativi americani denominando i membri della propria tribù Giglio Tigrato “pellerossa”, titolo considerato appunto offensivo. Gli Aristogatti sarebbe invece colpevole di aver offeso il popolo asiatico con la caricatura del gattino Shun Gon, il siamese con denti spioventi, gli occhi a mandorla e le bacchette. Ma non finisce qui; all'elenco dei film accusati si sono aggiunti anche "Lilli e il vagabondo", "Fantasia", "Il libro della giungla" e "Aladdin". Perfino Muppet Show - trasmissione televisiva andata in onda dal 1976 al 1981 - è finita sotto la lente del politicamente e culturalmente corretto; una presa di distanza da qualunque eventuale scorrettezza compiuta in passato, che però non implica la cancellazione del relativo materiale. Il mio articolo di oggi ha scopo puramente informativo, sia chiaro, ma la magia sottratta agli occhi dei più piccoli vale meno di un divieto riservato a chi vive di sogni e che non sarà comunque in grado di comprenderne le motivazioni ? Il dibattito è aperto !

Carla Cappiello

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