Preoccupante svolta della Sinistra italiana (e non solo), per la prima volta vicina a perdere il proprio sistema di potere
Ma la Sinistra ha perso il lume della ragione?
Ciò che abbiamo letto, visto, ascoltato in questi ultimi giorni lascia
allibiti.
Intendiamoci: propaganda, qualche fake, il dileggio, l’offesa, tutto ciò
c’è sempre stato, ma la nuova Sinistra, con gli eredi di Berlinguer
e Ingrao, pensa davvero di essere l’unica entità politica/sociale/economica
ad avere l’esclusiva a poter governare?
Una volta sbandieravano la “superiorità morale”, patacca auto referenziale
che si erano appuntati sul petto, non perché moralmente ed eticamente
superiori ma semplicemente perché avevano vinto la guerra.
Il Comunismo già allora aveva sulla coscienza centinaia di migliaia di vittime,
poi diventati oltre 50 milioni e poco importava che molti dei partigiani non
avevano combattuto per liberare l’Italia, bensì per consegnarla in mano ai
comunisti di Stalin.
Da allora più di una volta abbiamo rischiato di entrare nel Patto di Varsavia e
solo turandosi il naso e votando DC, gli Italiani hanno evitato un destino atroce.
Tramontato il sogno di passare oltre cortina la Sinistra ha continuato a
imporre la propria supremazia, ad esempio in campo Culturale, ma non
perché più intelligenti o colti degli altri, semplicemente perché hanno instaurato
un sistema di potere, dove comandavano e lavoravano solo loro.
E questo ovunque e in ogni contesto.
Ecco perché oggi assistiamo a “sparate” come quelle di Emiliano, di Pif, di Giorgia,
eccetera. Perché nella loro forma mentis hanno la radicata e totale convinzione
che solo loro sono i giusti, che solo loro hanno la ricetta del buon governo, che
solo loro possono fare Cultura e calpestano anche i più macroscopici e
legittimi diritti altrui. Aberrante!
Strappano i manifesti degli avversari, mentre cantano e inneggiano contro la
violenza (quale?) degli avversari. Cioè è come se un assassino, mentre sgozza
la sua vittima, si lamentasse della società violenta.
Pif, nel commentare la scelta di Laura Pausini che non ha voluto cantare “Bella Ciao”
in un programma spagnolo, è stato forse il più violento, sebbene verbalmente.
“Non cantarla è schierarsi”, ha detto. Come nell’Unione Sovietica di Stalin o
nella Cuba di Castro (e si potrebbe continuare con Pol Pot, Ho Chi Min, Ceausescu,
ecc) dove si dovevano cantare le canzoni di regime e il semplice rifiuto ti inquadrava
come nemico del Popolo. Complimenti Pif…
Giorgia poi ritiene che l’ambiente artistico sia esclusività sinistroide e il solo
pensiero che con un governo di Destra, finisca la loro egemonia e che anche chi
la pensa diversamente possa lavorare, la stravolge.
Cara Giorgia, il talento non deve e non può avere tessera e lei che è dotata di un talento
infinito e cristallino, dovrebbe saperlo.
Sulla Ferragni preferisco sorvolare, sebbene con la sua ignoranza, la sua
superficialità, la sua arroganza spocchiosa rappresenti perfettamente la Sinistra di oggi.
E chiudo con Emiliano.
“Qualunque risultato ci sarà, noi rimaniamo qui” ha minacciato il che, tradotto,
sotto intende che useranno ogni mezzo se la volontà popolare non rispecchierà
la loro visione, alla faccia della Democrazia.
“Sarà una Stalingrado” ha rincarato, citando una delle battaglie più sanguinose della
Storia. E già questi due concetti urlati nello stesso discorso assumono una connotazione
assai pericolosa, pronta per essere raccolta da qualche idiota.
Ma non finisce qui: “Sputeranno sangue” ha aggiunto, come se il messaggio
violento e minaccioso non lo fosse già abbastanza.
La Democrazia per la Sinistra è bella, intoccabile, sacra e irrinunciabile finché
comandano loro, liberi di imporre il loro sistema di potere in ogni ambito.
Ma quando la Democrazia permette agli avversari di riscuotere più credibilità dal
Popolo rispetto a loro, le regole democratiche sancite dalla “Costituzione più bella
del mondo” non valgono più.
Loro, unici depositari della verità e della ragione, non accettano che altri governino.
E ricorrono agli amici sparsi per il mondo, ai media stranieri e a tutta quella
accozzaglia di alleati a cui non pare vero che una parte politica indigena, la Sinistra, sia d’accordo che l’Italia sia sempre più debole, non conti nulla nel mondo, vada in default, perda
I propri gioielli industriali, purché loro rimangano al potere.
Ed ecco che cade la maschera. Altro che buoni, solidali, amorevoli, progressisti, accoglienti, ragionevoli, democratici!
Il piccolo Stalin che è in ognuno di loro prende il sopravvento, diventano violenti, fisicamente e verbalmente e "non ci stanno", come si dice a Roma.
Tante brave persone, di sinistra, che credono davvero nei valori appena elencati, dovrebbero far capire a questi scalmanati che stanno sbagliando e che se va a governare la Destra, bisogna accettarlo e rinunciare a un sistema di potere costruito negli anni, presente nelle scuole, nei tribunali, nelle amministrazioni pubbliche, che cozza proprio con quella Democrazia tanto decantata.
E soprattutto si ricordino che non hanno alcuna superiorità, né morale tanto meno storica e ancor meno culturale, che il comunismo è stata la tragedia più grande dell'umanità e che scandalizzarsi perché la Destra ha una sua estremità, mentre si sventola la bandiera di Cuba, si lasciano bivaccare centinaia di fannulloni nei centri sociali e si impedisce a chi non la pensa come loro di esprimersi è violenza. Si, pura e semplice violenza.
Così come il fascismo, anche il comunismo è oramai inapplicabile, vetusto, utopico, non condannato però dalla Storia e da una guerra, ma imploso dopo decenni di sperimentazione, per impossibilità di realizzazione. Tradotto: non funziona.
E se molti lo hanno capito e hanno virato verso una socialdemocrazia più realizzabile e auspicabile, rimane in loro quel piccolo Stalin che quando si sveglia, ha tanta voglia di sangue...
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