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Campionato più incerto che mai

Gli ultimi risultati, riaccendono la speranza in più d qualcuno


Il Napoli cade a Milano ma subito riprende la sua marcia, sconfiggendo a Marassi la Sampdoria. Sette sono i punti che dividono le pretendenti al titolo dalla capolista che, diciamolo, sembra avere i numeri per vincere lo scudetto.


Spalletti ha saputo infondere la giusta convinzione ai suoi ragazzi, avendo in cambio tanti punti, i passaggi del turno in Europa, il bel gioco.


Le romane danno il loro addio al sogno scudetto, mentre l'Inter pur non esprimendo un bel gioco, incamera punti preziosi restando attaccata al treno scudetto con le unghie.


Il Milan batte qualche colpo a vuoto ma rimane forse la contendente principale dei partenopei allo scudetto. Riacciuffati nel finale di partita dalla Roma, lasciano due punti sul terreno di gioco che avrebbero dovuto mantenere con una maggiore serenità.



La vera sorpresa, al momento, è la Juve di Allegri. Tartassata fuori dal campo, accusata di aver giostrato con le plusvalenze, investita insomma da mille polemiche in un film già visto (quando il campo non è sufficiente si ricorre alle magistrature Ordinaria e Sportiva dove il PM che odia i bianconeri lo si trova sempre), pur giocando male giunge all settima vittoria consecutiva, con zero gol subiti, segnando nel finale, insomma il marchio di fabbrica di Allegri


Durerà? Staremo a vedere, intanto la malinconia cala sui nostri campi al ricordo di Gianluca Vialli e la violenza insulsa scoppia in autostrada tra tifosi partenopei e romanisti.

Nulla di nuovo. Il calcio italico è questo, prendere o lasciare e fin d'ora già sappiamo che comunque finirà quest'anno la serie A, le polemiche saranno tante.

La colpa è sempre di qualcun altro, corrotto e che insidia il lavoro "onesto" di pochi. Tale vigliacca scusante è sempre presente nei tifosi incapaci di saper perdere.

Due o tre mesi fa lo scrittore Di Giovanni, intervistato sul bel momento del Napoli, chiudeva il suo intervento nella più classica delle interpretazioni del "Chiagn'e fott" per cui, nonostante il divario di punti e di gioco enorme, rispetto alle altre squadre, chiudeva l'intervista dicendo "se ce lo faranno vincere, perché se decidono altrimenti si inventeranno di tutto per soffiarci lo scudetto".

È forse a conoscenza di un'organizzazione criminosa che indirizza il campionato? Chi "glielo fa vincere"...? Pianto preventivo dunque, anche nel momento migliore del Napoli già si mettono le mani avanti per cui se mai dovesse perdere lo scudetto, si tratterebbe comunque di furto. Pianto Preventivo.

Ecco, questa mentalità è la rovina del calcio e quando si hanno frange in magistratura disposte ad assecondarla, nascono obbrobri come Calciopoli dove il colpevole è deciso a priori, anche se dibattimento e sentenze poi dichiarano che tutto era regolare.

Anche se i grandi accusatori, risultano essere poi i più sporchi e la sfangano perché i vertici del calcio sono gestiti da loro uomini.

Insomma prepariamoci alle solite polemiche, per le quali se vinco io, ho sconfitto le mafie calcistiche che hanno tentato di rubare, e se vinci tu, hai rubato di sicuro.


In Italia, nel calcio, vige la massima che ogni sconfitta è figlia di complotto e di corruzione.

Il valore sportivo della sconfitta è sconosciuto.

Risolveremo mai questo mal costume italico?

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