Inizia la rubrica dedicata agli anni '80, con curiosità, ricordi, amarcord
Prima puntata (1980-1982)
Gli anni '80 sono stati un capitolo della nostra storia molto particolare, perché hanno rappresentato il decennio del benessere, quel lasso di tempo nel quale si sono raccolti i frutti del boom economico cominciato venti, trent'anni prima e che è culminato nel così detto "edonismo reaganiano", ovvero la ricerca del piacere personale, del soddisfacimento delle proprie esigenze a scapito di quelle comuni, il sembrare meglio dell'essere, l'io prima del noi e tanta voglia di mostrare e sbandierare a tutti tale scelta.
Gli anni '80 hanno suggerito l'idea, a chi li ha vissuti in pieno, che tutto sarebbe stato possibile e con l'esplosione di un neoliberismo senza limiti, tale interpretazione della realtà è andata per la maggiore.
Ma a parte queste valutazioni di stampo sociologico e fatte a posteriori, potendo guardare a quegli anni con sereno distacco, non si può negare che siano stati anni bellissimi, colmi di significato, proprio perché hanno fatto da cuscinetto tra gli anni '60 e '70 (quelli dell'impegno sociale, della protesta, della scoperta dell'individualismo finalizzato non a interessi personali ma alla lotta sociale e politica, a servizio di un'idea) e gli anni '90, quando sono comparse le prime crepe di un sistema che, dopo decenni di guerra fredda con il monolite rappresentato dal Comunismo, si avviava alla vittoria con l'implosione dell'Unione Sovietica, la caduta del muro di Berlino e il ritorno alla vita e alla libertà di milioni di persone.
E furono degli anni speciali anche per noi italiani, che vivemmo una stagione esaltante, di crescita e successo in tutti i campi, a partire da quello sportivo.
Dicevamo, anni '80 decennio di transizione dagli anni di piombo a quelli "da bere" e in questo senso vanno interpretati il fatto del 6 gennaio 1980, ovvero l'uccisione da parte della Mafia del politico democristiano Piersanti Mattarella, a Palermo e quello del 12 febbraio a Roma, ovvero l'assassinio di Vittorio Bachelet per mano delle Brigate Rosse.
E questo fu un altro motivo per cui un'intera generazione si lasciò prendere per mano e condurre sulla strada gaudente dell'edonismo, proprio per scappare e lasciarsi alle spalle anni malati, inquietanti, angoscianti, macchiati quotidianamente di sangue.
E poi c'avevamo il "Walkman" per le musicassette, la grande novità che ci aveva donato la insperata libertà di poter ascoltare musica andando in giro, che oggi potrà apparire banale ma per quelli della mia generazione si trattò di una conquista epocale.
Anche perché la musica stava cambiando e accanto ai grandi mostri sacri, nascevano o si affermavano "nuovi" generi quali il punk, la discomusic, un Pop più sofisticato.
Emblema di quell'inizio di stagione fu Blondie, che turbò le notti di milioni di adolescenti con il suo fascino severo e sfacciato, per molto tempo prima in classifica con la sua "Call me" (tra l'altro scritta dall'italianissimo Moroder).
Ma quel 1980 ci portò pezzi indimenticabili che stazionarono nelle Hit Parade di tutto il mondo per mesi, come "Video killed the radio star" dei Buggles (apparsi e scomparsi in un lampo), o il capolavoro di Gianni Togni "Luna" https://www.youtube.com/watch?v=xo75gy9E3nE.
L'Unione Sovietica aveva invaso l'Afghanistan e per ritorsione molti Paesi capeggiati dagli USA, boicottarono le Olimpiadi che si tennero a luglio a Mosca.
Sono due i ricordi indelebili di quell'edizione, almeno per me, tra i tanti:
L'ingresso nello stadio di Maurizio Damilano che vince la gara d'apertura dell'Atletica nei 20 Km di Marcia e il successivo abbraccio col gemello Giorgio (11°). https://www.facebook.com/watch/?v=286774602399975
E poi lui, il mito assoluto che per noi Italiani ha rappresentato l'orgoglio nazionale per anni e che in quelle olimpiadi, strabiliò tutti con un finale dei 200 mt piani che ancora oggi fa venire le lacrime, contro il gigante britannico Wells, ridotto a comparsa: Pietro Mennea!
Le pubblicità cominciavano ad assumere una fisionomia moderna https://www.youtube.com/watch?v=IL0nOhpGHhM mentre le propaggini vischiose del precedente ventennio, abitavano la quotidianità con eventi drammatici quali la strage di Stato di Bologna o inediti come la manifestazione dei quadri FIAT.
Reagan diveniva Presidente degli Stati Uniti, John Lennon ci lasciava sotto i colpi di pistola di
un suo fan.
I tempi stavano davvero cambiando.
Il 1981 ci lascia un altro ricordo indelebile, quelle immagini di soldati che esplodono colpi di pistola nel Parlamento spagnolo, scene che non avevamo mai visto nei telegiornali ma che erano confinate alla finzione dei film.
Il tentativo di Colpo di Stato di Antonio Tejero Molina della Guardia Civil coi suoi baffoni da tenero nonnino fallì miseramente ma ci mostrò quanto fosse labile il confine tra la tranquillità di una vita serena e il pericolo di precipitare in un incubo.
Nello stesso anno effettua il primo viaggio spaziale lo Space Shuttle, muore Bobby Sands in Irlanda del nord, Bob Marley ci lascia a 36 anni e Rino Gaetano a 31.
Ma il 1981 è l'anno di Alfredino, che ci tenne incollati all
a TV per tre drammatici giorni, mentre faceva capolino il PC, messo sul mercato dalla IBM e l'anno si chiudeva col rapimento del generale Dozier da parte delle Brigate Rosse.
Il 1982 lo potremmo descrivere con un'espressione ben nota: "Campioni del mondo, campioni del mondo, campioni del mondo".
È l'anno dell'Italia e a gennaio i NOCS liberano Dozier rendendo orgogliosi gli Italiani, mentre nelle televisioni di tutto il mondo passano le immagini dei soldati argentini che invadono le Falkland e scoppia la guerra delle Falkland.
Muoiono Grace Kelly e Leonid Breznev, i tempi stanno davvero cambiando.
E anche la musica segna una tappa storica, un album, un video, un evento attesi in tutto il mondo, attirano l'attenzione di milioni di persone, fino al giorno in cui esce in anteprima il video: bellissimo! E nasce una nuova era.
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