La grande tradizione italiana dell'aperitivo
In questi giorni così importanti per la ripresa del paese, una fra le cose che più ci è mancata è certamente l’aperitivo; che sia in tarda mattinata o alle diciotto merita l’attenzione che gli spetta. Solitamente, siamo abituati ad accompagnare salumi e formaggi con un calice di bollicine nella convinzione che sia il vino più appropriato. Una variante che si è invece dimostrata più che giusta è quella dei rossi con una leggera e piacevole effervescenza. Nel panorama vinicolo Italiano ne abbiamo diverse ed ottime varianti; le due che meglio sposano la filosofia di aperitivo si trovano in Emilia Romagna e Lombardia. In degustazione due valide interpretazioni; il “14 Ottobre” annata 2013 dell’azienda Olmo antico, un blend IGT della Provincia di Pavia composto dal 95% di Croatina e da un 5% di uva rara. Il nome del vino non è casuale: il 14 Ottobre è l’ultimo giorno di vendemmia della cantina, giorno in cui (se l’annata lo consente) viene colta l’uva maturata il più possibile dopo un lungo appassimento in vigna. Prodotto dai vigneti nell’Oltrepò Pavese, Borgo Priolo e Montalto Pavese, questo vino subisce una lunga macerazione e fermentazione in tini di acciaio per poi essere filtrato poco prima dell’imbottigliamento. Alla vista si presenta di un color rosso rubino limpido con riflessi violacei, al naso è fresco e deciso con note di viola, ciliegia sotto spirito e frutta fresca. Al sorso si dimostra coerente e determinato, con pochi e sferici tannini ed una delicata effervescenza che pulisce rapidamente il palato. Questo vino trova il connubio perfetto con formaggi grassi e salumi come lardo, pancetta, salame e mortadella. Sorprendete anche l’abbinamento con alcuni tipi di pesce, come ad esempio una tagliata di tonno leggermente scottato.
Il secondo vino in degustazione è “Bruno Ceci” Spumante Brut della cantina Ceci, un Lambrusco Emilia IGT in purezza con lavorazione Martinotti che rappresenta l’incontro fra tradizione ed innovazione. Le uve vengono vinificate in rosso in ampie autoclavi d’acciaio dove, a temperature controllate, avviene la presa di spuma. Il vino si presenta di un rosso rubino intenso con una schiuma fine e brillante accompagnata da un lieve perlage. Al naso apre deciso e seducente con note fruttate di marasca, frutti di bosco e ciliegie seguite da delicate note erbacee. Sentori più speziati e balsamici lo elevano sul finale. In bocca ha un’ottima freschezza ed una piacevolissima sapidità che porta in equilibrio i tannini presenti ma non dominanti. Ottima persistenza gustativa. Il limitato residuo zuccherino unito alle precedenti caratteristiche lo rendono un eccellente prodotto per l’abbinamento con formaggi di media stagionatura e le carni della tradizione emiliana. Ma quale miglior matrimonio se non quello regionale? Crescentine fritte o Tigelle con un bel tagliere di salumi. Insomma, se siate stufi del solito calice di prosecco sapete cosa provare. Sono vini economici e sfiziosi che meritano di essere assaggiati ma, soprattuto, ci si può divertire con gli accostamenti nei classici aperitivi piuttosto che con pietanze più elaborate a base di pesce di buona struttura e grassezza.
Buona degustazione!
Comentarios