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Immagine del redattoreMarco Milani

10 febbraio: Giornata del Ricordo

Bella iniziativa tenutasi a Roma



Ci sono ricorrenze che sono scomode, fastidiose, toccano punti dell'anima che si vorrebbe non toccassero, almeno questo è ciò che immagino succeda a chi storce il naso davanti alle celebrazioni del 10 febbraio, Giornata del Ricordo dei Martiri delle Foibe e degli esuli Istriani, Giuliani e Dalmati.


Una tragedia tenuta nascosta per decenni, osteggiata, negata non da parte dei diretti responsabili ma da un'intera area politica.


Ecco perché oggi, manifestazioni come questa alla quale abbiamo assistito assumono, se mai possibile, ancor più importanza.

Basta parlare con chi ha vissuto quell'inferno, chi ha sentito raccontare dell'immane tragedia dai genitori o dai nonni, per rimanerne feriti, per sentire il cuore stretto in una morsa.


Una tragedia compiuta e perpetrata con il tentativo di negarla. Tutto ciò in nome del comunismo, che nel frattempo, in giro per il mondo, trucidava milioni di dissidenti.


Per fortuna ci sono associazioni che lottano affinché il ricordo sia perenne e le colpe ricadano sui massacratori delle foibe.









































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